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Sensitive Skin Syndrome, la sindrome della bambola di porcellana

La Sensitive Skin Syndrome, nota anche come la sindrome della bambola di porcellana per sottolineare lo stretto rapporto che esiste tra la condizione della pelle e il disagio psicologico di chi ne soffre, è un problema sempre più diffuso a livello globale.

Caratterizzata da estrema suscettibilità, reattività e intolleranza, che si traduce sulla pelle con la comparsa di sensazioni spiacevoli come prurito, dolore, bruciore e pizzicore, nei casi più estremi anche solo il contatto con acqua può provocare in questi soggetti arrossamento e una sensazione di tensione molto spesso difficile da lenire.

Non è ancora chiaro il perché ciò si verifichi. Tra i fattori maggiormente interessati ci sono quelli ambientali (sbalzi di temperatura, inquinamento e raggi UV) fattori ormonali (menopausa, ciclo mestruale) e stile di vita (cosmetici, dieta, stress).

Il viso è la zona più colpita probabilmente per il maggior numero di cosmetici utilizzati in questa sede (in particolare nelle donne), per la presenza di una barriera cutanea più sottile e una maggiore densità delle terminazioni nervose. Seguono poi le mani, il cuoio capelluto, i piedi e il collo e tronco.

È stato osservato che i soggetti con pelle sensibile tendono ad avere generalmente una pelle disidratata, poco elastica e a volte più eritematosa.

Chi soffre di Sensitive Skin Syndrome, dovrebbe evitare gli sbalzi di temperatura e quindi l’uso di maschere calde e fredde, trattamenti con utilizzo di vapore, peeling e altre tecniche di dermoabrasione chimica, fisica o meccanica.

La detersione del viso dovrebbe essere effettuata in maniera delicata: è ideale utilizzare oli o creme/latte detergente, usare i polpastrelli, risciacquare con acqua tiepida e asciugare il volto senza strofinarlo.

Il cosmetico ideale dovrà essere scelto tra quelli con pochi ingredienti, pochi conservanti e senza profumi: la scelta dovrebbe ricadere su prodotti con una serie di caratteristiche che permettano di proteggere e ripristinare la barriera cutanea e svolgere un’azione lenitiva, protettiva e calmante apportando un beneficio alla cute sensibile e aiutandola a ridurre le sensazioni spiacevoli.